Un articolo sul sito di D di Repubblica spiega chi sono le donne che decidono di donare i propri ovuli. Con un commento di Andrea Borini
“Ha meno di 30 anni, un’istruzione di alto livello, convive con il partner e ha già un bambino. È questo l’identikit della donna europea che decide di donare gli ovuli ai centri di fecondazione assistita. Il motivo principale per cui lo fa? Aiutare le altre donne che non possono avere figli. Questo “profilo medio” emerge dai dati raccolti tra il 2011 e il 2012 in 63 centri di procreazione assistita di 11 paesi europei: Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Regno Unito, Finlandia, Repubblica Ceca, Grecia, Polonia, Ucraina e Russia.
Ma le medie, come è noto, raccontano solo una parte della storia, e le caratteristiche e le motivazioni, nella realtà, variano moltissimo da paese a paese, influenzate dalla cultura e da ciò che impongono o permettono le leggi. In Spagna, per esempio, chi sceglie di donare ha intorno ai 25 anni e nel 60% dei casi è single; il 24%, studia ancora, mentre solo il 28% ha un lavoro a tempo pieno. In Belgio la proporzione appare invece rovesciata: qui oltre il 75% delle donatrici ha un impiego full time e le studentesse sono appena l’1,5%. E poi ci sono le francesi, che in media hanno 31 anni e nell’80% dei casi vivono in coppia. Ma procediamo con ordine.