Ho partecipato lo scorso 26 Luglio ad una diretta Instagram insieme a Eleonora Voltolina, giornalista e founder di The Why Wait Agenda e a Stefania Tosca di Strada per un Sogno Onlus.

La diretta era ospitata sul profilo Instagram del Domani, testata nazionale che recentemente ha dato modo a Eleonora Voltolina di approfondire le problematiche connesse alla genitorialità e naturalmente, tra queste anche l’infertilità e la ricerca infruttuosa di una gravidanza.

I pazienti e in generale le coppie che  si approcciano al mondo della PMA, procreazione medicalmente assistita, hanno comprensibilmente moltissimi dubbi e lo scopo di questi momenti di confronto è proprio quello di cercare di scioglierne alcuni, facendo informazione scientifica corretta e comprensibile a tutti.

Personalmente, mi sono concentrato sul chiarire che la cosa più importante da fare quando dopo un anno, un anno e mezzo di tentativi la gravidanza che cerchiamo non arriva: rivolgersi ad uno specialista, per poter capire meglio le strade possibili e in particolare approfondire quelle ideali per ogni coppia.

Parlo di 12-18 mesi di ricerca perché la definizione di infertilità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità fa riferimento a questo arco temporale ma il momento nel quale ‘preoccuparsi’ non è lo stesso per tutti: dipende da a che età si avvia la ricerca e più avanti si comincia a cercare la gravidanza, meno bisogna attendere per approfondire.

Se si ha il dubbio che qualcosa non vada, vale la pena di fare qualche approfondimento, anche in termini di indagini diagnostiche, e di parlare con qualcuno, uno specialista, che possa inquadrare la situazion, illustrare le possibili strade da intraprendere e guidarci nel mondo della PMA, se necessario.

Mi piace parlare della PMA come di un ‘by pass’ che permette di aggirare l’ostacolo che si frappone tra noi e la gravidanza; tuttavia, non sempre è possibile raggiungere lo scopo al primo tentativo, purtroppo. Mi preme sottolineare che non bisogna perdere la speranza se il primo trattamento non da’ subito l’esito sperato: anche in natura, non tutti gli embrioni che si creano hanno potenzialità evolutive e possono dare gravidanza e trasformarsi nel vostro bimbo in braccio. E’ comprensibile che i ‘fallimenti’ ripetuti creino sfiducia e mettano sotto pressione, anche economicamente, ma se possibile e se lo si vuole entrambi, è bene non arrendersi troppo presto.

Se volete capire di più del mio punto di vista e se avete qualche curiosità sulla fecondazione assistita, questa è la registrazione della diretta:

E se avete altre domande, scrivetemi a borini@nove.baby, sarò lieto di dare una risposta ai vostri quesiti.