Linkiesta – Eterologa, la Consulta ha deciso: la legge 40 resta com’è

In principio sono stati un’impiegata piemontese di 38 anni e suo marito. Poi una coppia di siciliani, liberi professionisti che, stanchi dei viaggi della speranza, sono ricorsi al tribunale di Catania.  «Non si può immaginare cosa significhi – dice la donna – prendere contatti con una struttura sanitaria straniera, via email, senza guardarsi negli occhi, cercando ma non potendo trovare il sostegno di un medico di cui fidarsi. Poi, viaggiare fino al centro prescelto. E poi ci sono le tensioni, i disagi, i problemi con la bambina piccola, e la delusione quando l’esito risulta negativo. Per non parlare della spesa, che per noi è stata di circa 10 mila euro, ma siamo tra i fortunati che, pur avendo lavorato duramente per raccogliere questa cifra, non hanno gravi problemi economici. Sappiamo di coppie in situazioni molto peggiori…

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