Procreazione assistita: perché all’estero?

Andrea Borini, esperto di preconcepimento per il sito di Donna Moderna, parla alle molte pazienti che vogliono intraprendere il cammino della procreazione assistita e si domandano quando è meglio andare all’estero e quando no. Vediamolo insieme.
Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio Turismo Procreativo, il flusso della migrazione sanitaria per la procreazione assistita non accenna a diminuire. Ai pazienti che decidono di andare all’estero perché devono ricorrere a trattamenti non consentiti dalla legge italiana, si affiancano anche quelli che cercano trattamenti disponibili in Italia.

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