Endometriosi, malattie oncologiche e preservazione della capacità riproduttiva – Catania, 10-12 novembre 2011

L’endometriosi è una malattia enigmatica. L’interesse sociale per questa patologia benigna si è accresciuto negli ultimi anni fino a determinare, il 19 aprile 2004 (delibera 30/2004), la stesura del documento Written Declaration on Endometriosis da parte di 264 membri del parlamento europeo.
L’endometriosi è la più importante patologia ginecologica estrogeno dipendente. Si tratta di una patologia benigna cronica associata a dolore pelvico e infertilità (Gajbhiye R 2008). Essa è caratterizzata dalla presenza e dallo sviluppo, al di fuori dell’utero di endometrio completo sia della componente ghiandolare che stromale. Il peso sociale della malattia è enorme : In Europa si registra una spesa annua di circa € 30 miliardi per congedi lavorativi legati all’endometriosi.

Dallo studio europeo EAPPG (Endometriosis All Party Parlamentary Group) emerge che molte donne hanno adattato la propria vita lavorativa alla malattia:

– almeno 5 giorni lavorativi al mese sono persi a causa dei vari sintomi dolorosi;

– il 14% delle donne affette da endometriosi ha ridotto l’orario di lavoro ;

– il 14% ha abbandonato/perso l’attività lavorativa o richiesto il prepensionamento ;

– il 40% teme di parlare della propria malattia al datore di lavoro per paura delle conseguenze.

La situazione in Italia non cambia è affetta da endometriosi più del 50% delle donne nella fascia di età 29-39 anni e lo 0.4% delle adolescenti. I costi economici individuali per la paziente e per il Servizio Sanitario Nazionale per accertamenti diagnostici, terapie farmacologiche croniche (alcune non rimborsate dal SSN), ricoveri ospedalieri, trattamento chirurgico (1 o più), trattamento di complicanze/recidive, sono alti. I ricoveri per endometriosi sul totale della popolazione italiana femminile rappresentano il 4.01% su 10.000 e costano 54.139.028,40 euro di degenza (Atti Indagine Conoscitiva XII Commissione Igiene e Sanità 2006). A questi costi vanno aggiunti quelli relativi ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita che hanno come indicazione l’endometriosi. Studi epidemiologici dimostrano che una percentuale variabile tra il 5 ed il 18% delle donne in età fertile ha già ricevuto diagnosi di endometriosi. Tale percentuale sale fino al 25% considerando i casi in cui la scoperta della patologia avviene in corso di intervento effettuato per altra causa (Missmer 2003). Solo conoscendo meglio l’endometriosi si può trovare un possibile trattamento.

Nell’ambito del congresso il dott. Andrea Borini interverrà sul tema “Ovocita, embrione e tessuto ovarico: opinione a confronto”.

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